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Fascismo. E’ l’acqua in cui sguazzano la sora Meloni e i suoi Fratelli d’Italia

PIOVONOPIETREAltro giro, altra corsa, altro esponente di Fratelli d’Italia che inneggia al Ventennio, altre polemiche, altre gustose minimizzazioni, altri articoli sui giornali, sui siti, altri appelli, pensosi corsivi e sacrosante prese per il culo. La questione Meloni-nostalgici fascisti si configura ormai come la storiella del criceto e della ruota: non passa giorno che non ci sia un caso di apologia del fascismo ad opera di qualche fratellino d’Italia (o lista collegata), e la competizione più entusiasmante all’interno del partito è aperta: si vedrà a fine campionato se la corrente maggioritaria sarà quella di chi si veste da SS o quella degli arrestati per ‘ndrangheta, una bella gara.

Si è detto in lungo e in largo del consigliere comunale di Nimis (Udine) vestito da nazista, tal Gabrio Vaccarin, che nessuno aveva mai sentito nominare finché non hanno cominciato a girare foto in cui compare impettito davanti a un ritratto di Hitler, agghindato come per dirigere un campo di sterminio, croce di ferro inclusa.

Meno scalpore, per distrazione dei media, ha fatto il manifesto elettorale di tal Gimmi Cangiano, candidato in Campania per la sora Meloni, che non solo ha messo lo slogan “Me ne frego” sui suoi cartelloni elettorali, ma ci ha pure scritto sotto: “La più alta espressione di libertà”. Non fa una piega, quanto a espressione di libertà. Certo, poteva scegliere altri slogan, per esempio “Cago sul marciapiede”, che anche quella, ammetterete, è un’alta espressione di libertà, come anche “Taglio le gomme alle macchine in sosta”, o “Butto in mare l’olio esausto della mia fabbrichetta”, che sottolinea l’insofferenza del cittadino martoriato dalla burocrazia e dalle costrizioni della legge.

Mi fermo qui con gli esempi perché per correttezza giornalistica dovrei elencare anche le difese puntuali e articolate che ogni volta gli esponenti di FdI devono inventarsi per giustificare o minimizzare: una volta “non è iscritto”, un’altra volta “è una ragazzata”, oppure “è stata una leggerezza” o ancora “era carnevale”. Insomma, per dirla con la lingua loro, otto milioni di piroette per allontanare da sé i sospetti di fascismo, preoccupazione un po’ inutile visto che tre indizi fanno una prova, dieci indizi fanno una certezza e dopo cento indizi dovrebbero intervenire i partigiani del Cln con lo schioppo. Ma sia: per farsi perdonare ed allontanare i sospetti, la Meloni candida alla presidenza della regione Marche un suo deputato, tal Francesco Acquaroli, noto alle cronache soprattutto per una cena celebrativa della marcia su Roma (Acquasanta Terme, 28 ottobre 2019). Sul menu, accanto al timballo e allo spallino di vitello al tartufo campeggiavano nell’ordine: un fascio littorio, un’aquila con la scritta “Per l’onore dell’Italia”, il motto “Dio, patria e famiglia”, una foto del duce volitivo e machissimo con la frase “Camminare, costruire e se necessario combattere e vincere”. Si vede che non era necessario, perché persero malamente e il celebrato Mascellone camminava sì, ma verso la Svizzera vestito da soldato tedesco, bella figura.

Fa bene Gad Lerner (su questo giornale) a chiedere alla sora Meloni di dissociarsi una volta per tutte dalla retorica fascista dei suoi eletti e dei suoi militanti, ma dubito che succederà: quella retorica, un po’ grottesca e molto ignorante, risibile e feroce, è l’acqua in cui nuota Fratelli d’Italia, gli slogan fascisti e i vestiti da gerarchi sono il plancton di cui si nutre, e non si è mai visto un pesce svuotarsi l’acquario da solo. Bisognerebbe aiutarlo come l’altra volta, settantantacinque anni fa.

45 commenti »

45 Commenti a “Fascismo. E’ l’acqua in cui sguazzano la sora Meloni e i suoi Fratelli d’Italia”

  1. Bellissimo articolo, d’accordo su tutto. Sono una lettrice dei tuoi libri, e mi sono piaciti tutti. L’ultimo ancora non l’ho comprato. Sono momenti difficili. Un saluto col pugno chiuso dalla compagna Maria Staderini

    da maria staderini   - mercoledì, 8 luglio 2020 alle 09:34

  2. Pensieri comuni. Bravo, ti voglio proprio bene.

    da Patrizia   - mercoledì, 8 luglio 2020 alle 10:53

  3. Ciao Alessandro
    Madonna, che voglia di esprimere la mia libertà mi hai fatto venire!
    Penso proprio che farò un salto sul marciapiede in via della Scrofa … ;-D

    da degiom   - mercoledì, 8 luglio 2020 alle 14:36

  4. Tutto vero. O quasi, nel senso che qualche elettore fdi in buona fede( ndr non fascista) credo ci sia, ma certo frequentandoli, piano, piano… Non auspico l’intervento del cln con lo schioppo, ma un maggior rigore nel far rispettare la costituzione e meno tolleranza, anche dell’opinione pubblica, per certi comportamenti si.

    da Piero   - mercoledì, 8 luglio 2020 alle 15:12

  5. A differenza del commentatore Piero, sono dell’idea che chi sceglie la sorrate d’Italia lo fa ben conscio di ritrovarsi in quella compagnia, e ne è soddisfatto.
    Fa bene Lerner a chiedere chiarezza sulla questione, chi è fascista o addirittura nazista è sostanzialmente fuorilegge, l’apologia di fascismo è reato che io sappia, la sorrate nicchia e partecipa alle adunate, tipo cene a base di nostalgici, è evidente che non se ne può smarcare,altrimenti un po’ come il famoso Re rimarrebbe nuda anche lei.

    Siamo ben distanti dal detto “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”, le sappiamo da decenni le origini politiche della nuova meteora della dx, sperando che si riveli tale…

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 8 luglio 2020 alle 16:30

  6. Spero che lei venga querelato e condannato per queste gravissime esternazioni.
    Si vergogni, mascalzone

    da Alessio Nisticò   - mercoledì, 8 luglio 2020 alle 21:01

  7. Vieni qui e sparaci tu, merda.

    da Sandro   - mercoledì, 8 luglio 2020 alle 21:53

  8. Non parlare troppo di armi se non le sai usare. Magari appeso per i piedi ci finisci tu, schifoso seminatore d’odio

    da Vito Littorio   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 01:06

  9. Dovrebbe vergognarsi di cosa ha scritto. Credo che i suoi lettori, spero pochi, non abbiano ben compreso le sue parole. Ma che facciano fatica non mi stupisce.

    da aldo   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 06:39

  10. Fratelli D’Italia, Forza Italia, Lega Salvini Premier, Movimento Cinque Stelle,ecc non mi sembrano espressioni corrette di partiti politici. Mi danno l’idea invece di essere organizzazioni padronali dove contano solo le idee appunto dei padroni. E poi che senso ha chiamare un Partito Democratico in un Paese dove regna sovrana la democrazia? In un sistema così fatto, organizzato da ducetti in pectore senza scrupoli sociali, è praticamente inevitabile il sopravvento della prepotenza. Chi ha vissuto il fascismo soprattutto degli anni ’40… chi ne ha subito i tragici effetti provocati dai picchiatori delle squadracce autogestite di una gioventù abbandonata a se stessa vittima essa stessa comunque di una completa miseria… chi ha ancora sotto gli occhi della mente i pianti di mogli e di madri, non penso che oggi possa rimpiangere quel tremendo periodo che ha sconvolto la nostra Nazione.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 10:49

  11. Oilà! Gli ultimi commenti rivelano l’ardore (e la caratura intellettuale ) dei trollini d’Italia

    da Max g.   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 11:18

  12. Una domanda ad Aldo, Sandro, Vito Littorio e Alessio. Perché tanto livore? Alessandro Robecchi non ha scritto altro che alcuni esponenti di Fratelli d’Italia sono fascisti, come mostrano le cronache, e che molto probabilmente lo sono anche i suoi sostenitori. E quindi? E’ per voi un’offesa? Protestate perché sono state messe in dubbio le credenziali antifasciste di Fdi? Non credo che di questo vi interessi molto. E allora perché arrabbiarsi?

    da enrico   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 12:58

  13. hai ragione

    da Enzo   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 14:14

  14. Grande Alessandro. Ci siamo conosciuti anni fa a Casatenovo in occasione della presentazione del tuo libro su Manu. Stupenda serata. Da allora in questo paesè continua il declino, l’ignoranza imperversa. Troppi bulli e Bulloni, Grazie ancora A.Robecchi, abbiamo bisogno di voci fuori da questo mediocre coro. W i partigiani, The partisans. Fascisti, corrotti, spacciatori di droghe pesanti ed evasori questa è la loro coerenza. Un abbraccio. ✊

    da Vittoriano   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 14:56

  15. Ai nostalgici va ricordato cosa successe quasi un ottantina di anni fa,ma facendo pressioni alla sorrate d’Italia come ha chiesto Lerner,le reazioni degli affezionati a fdi sono scomposte.

    da Ivo Serenthà   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 18:01

  16. Manca solo Napalm51…
    ɐ ɯǝ ı ɟɐsɔısʇı dıɐɔɔıouo solo ɔosì˙
    Grande Robecchi!

    da tono   - giovedì, 9 luglio 2020 alle 21:47

  17. Fardelli d’Italia.

    da Renato   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 08:03

  18. Bravissimo come sempre! Con grande maestria sottolinea la povertà e inutilità di queste persone. Non abbassiamo mai la guardia!

    da Grazia   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 08:35

  19. Alessandro Robecchi sei fantastico. Bella la tua scrittura, piena di humor e fantasia. Ho letto tutti i tuoi libri. Anche se non credo di condividere le tue idee politiche. Ormai sono, che so, riformista, liberal democratica…

    da Eugenia   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 08:59

  20. Fantastico Alessandro Robecchi. Humor e fantasia di cui è capace suscitano livore. Sintomo di estrema debolezza, naturalmente

    da Eugenia   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 09:10

  21. Grazie Robecchi, come sempre hai colto nel segno. A conferma di ciò le reazioni “scomposte” di alcuni

    da Gabriella   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 09:33

  22. Grazie per avere il coraggio di dire la verità. Massima solidarietà per gli insulti e le minacce ricevute dalla feccia d’Italia.

    da Giovanni   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 09:44

  23. La Verita’ rende liberi! E la verita’, carissimo Alessandro, deve essere gridata, difesa, amata, rispettata. Grazie per queste parole come sempre illuminanti!

    da Daniele   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 11:09

  24. Concordo finanche nella punteggiatura.

    da Fridolin   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 11:26

  25. I commenti degli altri vengono messi ” in attesa di moderazione”, gli altri; tu invece non ti moderi affatto e non ti deve moderare nessuno, anche quando inciti i compagni invasati alla violenza fisica e finanche all’omicidio contro presunti “fascisti” che esistono solo nelle vostre menti malate e accecate dell’odio. E non sentirti un grande “intellettuale” solo perché sei di sinistra; questa è la solita spocchia di voi compagni con la quale ci avete stomacato da settant’anni: sappi che sei una nullità anche come scrittore, portato in auge solo grazie alla potente macchina editoriale della sinistra, come quell’altro bastardo di Saviano tuo degno sodale; sappi che tra “noi” ci sono intellettuali veri con tre lauree che non si danno tutte le arie che vi date voi, ma lavorano nell’ombra con umiltà e deontologia e senza aizzare gli altri vigliaccamente come fai tu. Te lo dico dal profondo delle mie viscere: le merdacce di uomini come te meritano la morte, ma non con lo “schioppo”, il che sarebbe già un onore, ma meritano di essere uccisi a bastonate, come serpenti velenosi. E ricorda che il mio invito della notte scorsa è sempre valido ( se avrai gli “attributi” di accettare). Io ti ho sfidato apertamente e da uomo a uomo, con nome e cognome; ma qualcun’altro potrebbe “non usarti la stessa cortesia”, come diceva De André, e prenderti di sorpresa. Quindi, se vuoi un consiglio, stai in campana e occhio al cranio.

    da Giampiero   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 14:37

  26. Ho ricevuto decine di messaggi come questo. Ieri ho passato il pomeriggio alla Polizia postale per le denunce. Il signor Giampiero Caragnano mi costringe a tornarci, perché la frase “se vuoi un consiglio stai in campana e occhio al cranio” (come mi ha spiegato ieri una gentilissima poliziotta) si configura come minaccia. Quindi pubblico questo commento, che credo servirà per identificazione e accertamenti. Con il suo profilo Facebook è più facile, mi dicono.

    da Alessandro   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 15:21

  27. Il solito vigliacco di sinistra! Prima inciti gli altri alla violenza e all’omicidio, poi vai a piangere dalla Polizia. Il mio discorso è chiaro: siccome tu hai detto che noi di Fratelli d’Italia dobbiamo essere presi a fucilate, quindi stai istigando all’omicidio io, da iscritto a Fratelli d’Italia molto coerentemente e presentandomi, ti ho inviato a venire qui e a cominciare con me, se vuoi essere coerente con quanto scrivi. Io gli avversari li affronto faccia a faccia, non è nel mio stile andare a spaccare le teste alle spalle. Il mio avvertimento cavalleresco di stare in campana riguarda le minacce che stai ricevendo da altri, perché con le tue parole d’odio e sconsiderate hai sollevato un polverone!

    da Giampiero   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 16:03

  28. “Tu hai detto che noi di Fratelli d’Italia dobbiamo essere presi a fucilate”. Falso. Alla esposto-denuncia per minacce si aggiunge querela per diffamazione.

    da Alessandro   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 16:07

  29. Bravo Robecchi, querelali tutti sistematicamente, è l’unica lingua che capiscono. I fan del Fuhrer e del Mascellone si atteggiano a guerrieri impavidi poi poi convocati nell’ufficio di un poliziotto o di procuratore si cagano in mano piagnucolando in modo imbarazzante che non volevano fare niente di male, che non pensavano, che si scusano tanto. Quasi sempre quelli che inneggiano a fascismo, nazismo, soluzioni finali non sono gente fatta per la violenza, perché i vigliacchetti piagnucolosi non sono adatti al mondo dei violenti, il dio della violenza li schifa. Loro lo sanno e ci soffrono, così cercano nell’adesione ai movimenti fascistoidi un modo per appartenere anche loro a quel mondo bellicoso che li affascina, ma da cui sono stati scartati e dichiarati inabili.

    da Marino   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 16:16

  30. Di solito non querelo, ma qui non è querela, eh. Qui è denuncia penale per minacce, una cosa un pochino più tosta

    da Alessandro   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 16:32

  31. Segnalo Elena Donazzan, assessore per FdI alla Regione Veneto (quindi con responsabilità di Governo) che celebra la RSI e vuole sciogliere l’ANPI.
    https://www.centrorsi.it/notizie/Ultime-News/La-valle-della-giovinezza.-Storia-dell-ultimo-Campo-dux-e-dei-ragazzi-di-Salo-in-Val-d-Astico.html

    https://www.google.com/search?q=elena+donazzan+celebrazione+rsi&sxsrf=ALeKk031Q2wzpfZXOlgZWWYaJvik3QVZwQ:1594404438645&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwiA3sWxo8PqAhVHqxoKHeZXDXwQ_AUoAnoECAwQBA&biw=1592&bih=750#imgrc=f6kCoO-Plx8EmM

    E in prima fila con Casa Pound:
    https://www.lavedettaditaliabz.it/2019/09/09/antifascisti-attaccano-donazzanfdi-iannonecpi-come-violenze-partigiani-contro-donne-rsi/

    da Paolo   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 19:12

  32. Dott. Robecchi,non faccia il sofista e non giochi con le parole! Gorgia e Protagora sono morti 2500 anni fa. Il senso, per me, sta in quello che ho scritto. Che cosa vuol dire, allora: “dovrebbero intervenire i partigiani del Cln con lo schioppo”; e ancora: “Bisognerebbe aiutarlo” (il pesce a svuotare l’acquario) come l’altra volta, settantacinque anni fa”. Sappiamo bene cosa è accaduto settantacinque anni fa: bande di sedicenti partigiani che hanno scorazzato per ampie zone del nord Italia ammazzando, stuprando, torturando, per ben tre anni dopo la fine della guerra, seviziando anche ragazzine innocenti e seminaristi piuttosto che civili che non c’entravano niente col fascismo ma che rifiutavano di aderire all’ideologia comunista. Solo che parlare dei morti dei “rossi” oggi, a quasi un secolo, è ancora tabù, vedi l’ostracismo e le minacce di cui fu fatto oggetto il povero Pansa. Ora, sa bene che i partiti del centro-destra non sono liberi di tenere un pubblico comizio o di mettere un banchetto per strada per una raccolta firme senza essere ogni volta aggrediti da squadracce rosse dei centri sociali così come credo non ignori l’effetto esiziale che possono avere certe parole nelle menti di invasati fanatici che non aspettano altro che la legittimazione di uno pseudo-Maître à penser che dia loro il “la” per scatenare la violenza e ripiombare negli anni di piombo (scusi il bisticcio di parole, ma è un’allitterazione voluta), effetto tanto più probabile quanto più quelle parole sono scagliate non già su un giornalino parrocchiale, ma su un quotidiano diffuso capillarmente su tutto il territorio nazionale. È come versare un secchio di acqua infettata dal colera in un pozzo di acqua potabile! Con codeste parole Lei sta gettando benzina sul fuoco e non senza rendersene conto, come farebbe un ignorante: è una persona abbastanza sottile e intelligente per non essere in malafede. Lei sta ridicolizzando una leader di una partito nazionale (la sora Meloni! come a dire: una borgatara gretta e ignorante che non potrà mai paragonarsi a noi che siamo l’intellighentia e deteniamo il monopolio della Verità) e fin qui il sarcasmo ci può anche stare, fa parte della diatriba politica; ma l’istigazione alla violenza NO! E le Sue parole stanno già sortendo i primi effetti: lo si vede dai commenti di plauso e di incoraggiamento degli odiatori compulsivi della sinistra che possiamo leggere qui sopra e ne gioite tutti insieme perché la vostra etica, molto sui generis, è questa, a mio parere: chi non la pensa come noi non ha diritto di parola e forse neanche di esistere! Non è una caso che le Sue parole siano state condannate non già da “fascisti brutti, sporchi e cattivi” ma anche da esponenti di rilievo del centrosinistra i quali, solitamente e come è giusto che sia in un dibattito politico “democratico” non sono certo teneri con noi ma che mai arrivano a certe bassezze. Riguardo al modo in cui Lei, secondo me, dovrebbe morire, quella è e rimane una opinione del tutto personale ancorché dettata da rabbia e indignazione e che, finché ce lo consentirete, sono libero di esprimere, né più né meno di quando Lei insinua che per noi di destra ci vogliono i partigiani con lo “schioppo”, con la differenza che io ho espresso il mio pensiero in una chat ristretta frequentata in larghissima parte da suoi “fans”, quindi con nessun rischio concreto di aizzarle contro qualche malintenzionato, mentre Lei lo fa su un quotidiano pubblico rivolto “erga omnes”. Ben diverso sarebbe stato se io avessi detto “ora mi metto in macchina, vengo ad aspettarti sotto casa e ti spacco la testa a bastonate” ovvero avessi esortato altri a farlo: quella sì sarebbe stata una minaccia. Per quanto riguarda il guanto di sfida che Le ho lanciato, non ho fatto altro che prendere in parola quanto Lei ha scritto sul suo articolo e che indirettamente mi chiama in causa, quale militante di FdI. Secondo le Sue parole, noi “fascisti”, l’humus in cui sguazzerebbe Giorgia Meloni ( e la cosa mi fa sorridere, sia perché tra noi di FdI e l’estrema destra razzista non corre buon sangue, cosa che chi, come Lei, è al di fuori del nostro ambiente ignora; sia perché proprio io non sono né fascista né razzista tant’è che ho sposato una donna di colore e sono legato a movimenti panafricanisti che si battono per la liberazione dell’Africa dal giogo neocoloniale dell’Occidente, segnatamente della Francia) secondo il Suo ragionamento, dicevo, e per restare nella Sua allegoria, noi saremmo l’acqua (putrida, presumo) dell’acquario che andrebbe “svuotata” nella terra, come alla terra si affidano i morti (magari ammazzati!); io appartengo a Fratelli d’Italia ergo…anch’io sono da eliminare. E il sillogismo si chiude. Per questo l’ho invitata, sia pure in maniera provocatoria e “sanguigna”, a venirmi a trovare e a cominciare la mattanza che Lei sogna. Mi sembra un discorso logico e io sono un uomo di logica e di studi filosofici, non un naziskin tatuato e bevitore di birra come forse Lei mi immagina nella Sua visione distorta dall’ideologia. In merito poi alla frase ”occhio al cranio” (che ho preso a prestito proprio dagli odiatori di sinistra) visti i twit minacciosi e considerato che Lei con le Sue parole si è attirato una valanga d’odio, ho voluto sinceramente avvertirla di stare attento, perché i pazzi fanatici esistono sia nell’estrema sinistra come nell’estrema destra. Non si può accendere la miccia e credere che non ci sarà nessun botto. Se poi Lei ha preso le mie parole come una minaccia, non era quello il senso. Aggiungo, e concludo, che se Lei vorrà andare avanti per via giudiziaria, affronterò il processo serenamente e mi difenderò nelle sedi opportune e senza piagniucolare, come ha scritto qualche imbecille che non mi conosce. Io sono un uomo d’onore, (non nel senso che Lei forse immagina) e mi assumo sempre la responsabilità delle mie azioni. Anche Lei dovrebbe assumersi le Sue. Forse non si rende conto che nella posizione privilegiata in cui si trova, con un impatto pubblico di ciò che scrive, dovrebbe essere più cauto ed evitare la possibilità di armare la mano di potenziali assassini estremisti. Può fare più morti una penna (o una tastiera) di una pistola. Con le Sue parole cariche d’odio Lei ha messo in pericolo anche la mia vita, perché faccio politica sul territorio, nelle strade, con i simboli del partito a cui mi onoro di appartenere, perché credo nei miei valori e voglio avere la libertà di poterli esprimere, senza che per questo qualche talebano della sinistra mi prenda a “schioppetate”. Ma forse essere sovranisti e conservatori per Lei è una colpa imperdonabile. Le chiedo solo la cortesia di avvisarmi in privato se devo cercarmi un avvocato. Non le sarà difficile contattarmi. Detto questo La saluto;da avversario, ma La saluto.

    da Giampiero   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 20:54

  33. Le sue elucubrazioni storico-patetiche non mi interessano. Contengono anche falsità grossolane che peggiorano – se possibile – la sua posizione perché io, ovviamente, non “armo la mano” di nessuno. Non glielo dico in privato, glielo dico in pubblico. Si, credo che le servirà un avvocato, oggi ho parlato di lei col mio. Mi fa piacere che sia un iscritto a FdI e che faccia politica sul territorio, così potrò dire senza errori che una frase come “le merdacce di uomini come te meritano la morte, ma non con lo “schioppo”, il che sarebbe già un onore, ma meritano di essere uccisi a bastonate, come serpenti velenosi”, viene da un iscritto. Chissà quando lo saprà la sora Meloni!

    da Alessandro   - venerdì, 10 luglio 2020 alle 20:59

  34. Tutta la mia solidarieta’ a Robecchi. Sono figlia di un ufficiale degli alpini che per aver detto di no a tedeschi e repubblichini ha passato due anni in un lager e ha dovuto poi convivere con i ricordi dell’orrore. Quando mi imbatto in questi nipotini del duce mi viene in mente lo sguardo di mio padre quando raccontava, non tutto, di certe cose non e’ mai riuscito a parlare, mi si annoda lo stomaco per la rabbia e il disgusto.

    da Liliana   - sabato, 11 luglio 2020 alle 12:44

  35. Grazie Liliana!

    da Alessandro   - sabato, 11 luglio 2020 alle 12:45

  36. Aggiungo alla testimonianza di Liliana e la personale solidarietà a Robecchi,tramite la storia di mio padre che nel 1943 a soli 19 anni dovette scegliere tra la deportazione in Germania in un campo di lavoro e la repubblica di Salò.

    Come la stragrande maggioranza dei suoi commilitoni scelse la deportazione,sopravvisse e tornò a casa nel 1945 di soli 38 kg corporei!

    La sua storia

    http://aldoserentha.blogspot.com/2010/11/lo-scopo-di-questo-spazio-e-quello-di.html

    da Ivo Serenthà   - sabato, 11 luglio 2020 alle 14:11

  37. Vedo che il sig. Giampiero, o chi per lui, senza citarmi direttamente mi dà dell’imbecille. Lungi da me offendermi, però Giampiero ti faccio notare che il lunghissimo tuo ultimo post è già di suo un implicito interminabile piagnucolamento maldestramente mascherato da cazzutismo destrorso, un disperato tentativo di mettere una pezza ad una frittata probabilmente già nelle mani di una Procura della Repubblica. Post che, concedimi il dubbio, non mi convince come farina del tuo sacco. Perché il Giampiero che ha scritto il suo primo messaggio (quello che ha generato la denuncia per minacce) non mi pare abbia lontanamente le capacità di scrivere una risposta articolata come quella dell’ultimo post a firma Giampiero che, a prescindere dalla miseria di contenuti, denota abilità dialettica e cultura generala inconciliabile con l’estensore dei messaggi precedenti sempre a firma Giampiero. Insomma, è forte il sospetto che l’autore dell’ultima tua risposta sia una qualche specie di avvocato del diavolo, senza offesa nei confronti del diavolo né del suo avvocato.

    da Marino   - sabato, 11 luglio 2020 alle 15:08

  38. Caro Marino, non so lo stile, mi pare un’accozzaglia di puttanate messe insieme col Bignamino. Detto questo è una prassi normale, prima la minaccia di morte esplicita, poi una marcetta indietro che non si scusa, ma fa un po’ di polverone, nella speranza che tutto passi via liscio. Il signor Giampiero Caragnano ha scritto altre lettere, ma tenderei a non dare spazio qui, a casa mia, chi minaccia di ammazzarmi a bastonate. Il signor Caragnano non avrà più spazio qui, ovvio. Ho pensato che oltre alla denuncia (la pratica farà il suo iter), visto che i vertici di FdI si mostrano così sensibili a non avere tra loro nostalgici e teste calde, saranno felici di conoscere le mail che manda un loro iscritto. Non escludo di scrivere meglio sul signor Caragnano, qui o altrove su social o giornali, dopotutto è il mio mestiere. Ciao

    da Alessandro   - sabato, 11 luglio 2020 alle 21:57

  39. L’articolo in questione tira in ballo in modo schietto un argomento che non fa comodo ad una certa area politica. Il passaggio del CLN con lo schioppo (che lo leggo come una chiara provocazione per dire ….quanti ce ne vogliono di casi ovvero cosa deve fare un simpatizzante estremista per fare intervenire un magistrato sulla apologia di reato?) purtroppo ha dato spunto alla leader di FdI di passare come vittima quando lei e Salvini si dovrebbero fare un bell’esame di coscienza su chi semina odio o chi lo mette in pratica. I partiti di destra di oggi stanno virando pericolosamente a verso l’estremo e non mi risulta che ci sono condanne esplicite verso i loro simpatizzanti/iscritti che inneggiano ad ideali e valori del nazifascismo.
    E’ questo il tasto dolente espresso da Robecchi a cui gli rispondono dirottando l’attenzione solo e soltanto sulla frase incriminata del CLN senza dire una volta per tutte… noi i collusi con la criminalità ed i corrotti li cacciamo dal partito.

    da Massimiliano   - domenica, 12 luglio 2020 alle 10:31

  40. Modestamente, anche in Puglia c’é un Fratello di Giorgia che si candida a presidente di Regione. Invidiateci pure

    da Laura   - lunedì, 13 luglio 2020 alle 08:11

  41. Opporcamiseria!
    Mollo il blog qualche giorno e me lo ritrovo così …

    Detto che sono già stati molti i segnali di stima, solidarietà e condivisione giunti, peraltro a larghissima maggioranza, rispetto ai 4 sodali del tal giampiero…

    Rispetto all’osservazione di Marino (post 37) sulle notevoli differenze stilistiche tra i suoi precedenti scritti e l’eterna sbrodolata (32) condividendone le perplessità, posso supporre che per la stesura del lenzuolone abbia chiesto ausilio ai suoi colleghi di partito intellettuali, quelli con 3 lauree… ;-D

    Un saluto a tutti, con un abbraccio virtuale al nostro Ospite.

    da degiom   - lunedì, 13 luglio 2020 alle 15:01

  42. Viva la libertà di stampa anche se qualche volta è vomitevole

    da Ivano   - martedì, 14 luglio 2020 alle 01:20

  43. Brrr!…Siamo all’assurdo. E’ proprio vero che saper leggere non è da tutti. Mi viene in mente una barzelletta che ho sentito al circo quando vi accompagnavo i miei figli. Gigi mi ha dato del cornuto dice il personaggio n. 1. Ma dai non è possibile, risponde il n. 2. Ti avrà detto un’altra cosa. Mi ha detto miao!… Embè, miao non significa mica cornuto. E invece sì. Chi dice miao? Il gatto. Cosa mangia il gatto? il topo. Cosa mangia il topo? Il formaggio. Come viene fatto il formaggio? con il latte della mucca. Chi è il marito della mucca? il toro. Cos’ha in testa il toro? Le corna… Ecco, vedi che Gigi mi ha dato del cornuto!… Scusate. così tanto per stemperare un po’ la situazione. Solo chi ha voglia di litigare può distorcere l’esempio sugli indizi riportato dal nostro ospite a.r.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 14 luglio 2020 alle 10:58

  44. Se i meloniani sono tutti delle volpi come il signor Giampiero i progressisti possono dormire sonni tranquilli.

    da Diego   - mercoledì, 29 luglio 2020 alle 11:28

  45. “Insomma, per dirla con la lingua loro, otto milioni di piroette per allontanare da sé i sospetti di fascismo, preoccupazione un po’ inutile visto che tre indizi fanno una prova, dieci indizi fanno una certezza e dopo cento indizi dovrebbero intervenire i partigiani del Cln con lo schioppo”, una chiara metafora: il “tre indizi fanno una prova” significa che se tre indizi conducono tutti ad un’unica conclusione, si può essere abbastanza certi che quella conclusione sia giusta; il “dieci indizi fanno una certezza” significa che non si può essere “abbastanza sicuri”, ma proprio sicuri sicuri; il “dopo cento indizi dovrebbero intervenire i partigiani del Cln con lo schioppo” significa chiaramente che, a questo punto, l’evidenza di fascismo è incontestabile, perché macroscopica. Essendo stati i partigiani del Cln nemici per antonomasia del regime fascista, questa FIGURA RETORICA è del tutto appropriata e chiaramente comprensibile. Ora viene da chiedersi: dopo aver dimostrato di esser sempre più pronto alla violenza che al dialogo intellettualmente onesto (tentando di far passare come invito all’azione diretta una metafora chiara anche per un ragazzino delle medie), senza capire che la violenza, per il democratico, non è qualcosa con cui “regolare i conti personali” (alla maniera delle bestie o dei criminali), quanto ancora è realistico continuare a sperare di eliminare o di arginare il problema fascista tramite il dialogo, come certi democratici vorrebbero? Quanto è opportuno continuare a tollerare simili atteggiamenti? Ad esempio tollerare la continua violazione del reato di apologia di fascismo, costantemente ignorato dalle istituzioni Quanto è possibile continuare questo continuo processo di revisionismo storiografico, che recentemente è culminato nella STORICAMENTE FALSA equiparazione tra nazifascismo e comunismo, avallato perfino da molti partiti di centro-sinistra, nella loro miserrima debolezza ideologica e morale?? Questo atteggiamento a me pare letteralmente suicida, in una democrazia. Ricordando Popper, la società tollerante non può permettersi di tollerare gli intolleranti, pena la morte della società tollerante per mano degli intolleranti stessi. Soprattutto degli intolleranti che si mascherano da moderati e da democratici. Ma lo faranno solo finché sono politicamente più deboli della democrazia.
    Domandiamoci: se diventeranno i più forti, come si comporteranno (come si comportarono, in passato)? Se già adesso si comportano in questo modo (e non sempre le loro parole sono vuote minacce, purtroppo, essendo gente intollerante e avendo il culto della violenza), quando non dovranno più avere paura della giustizia dello stato democratico, perché ne avranno il controllo, cosa potranno arrivare a fare (cosa arrivarono a fare, in passato)?
    Il fascismo stà tornando, signori democratici. Non nella veste degli uomini in camicia nera, ma sta tornando un po’ ovunque. E non si fermerà certo da solo. Non sarebbe meglio darsi da fare adesso, quando è ancora possibile contenerlo con gli strumenti della democrazia, prima che sia troppo tardi e la storia debba ripetersi? Questo è qualcosa su cui tutti dovremmo riflettere. Avere il fascismo in parlamento come partito maggioritario dovrebbe farci riflettere. E preoccupare.
    Io sono spiritualista, considero il prossimo come mio fratello, compreso il fascista. Ma non posso permettere che un mio fratello, in nome della sua ideologia, faccia del male agli altri miei fratelli. Per questo la mia avversione va all’antidemocrazia in generale, non specificamente al fascismo. Osteggerei lo stalinismo allo stesso modo in cui osteggio il fascismo, se il pericolo prossimo per la democrazia venisse dallo stalinismo. Non odio nessuno personalmente, non voglio e non vorrei mai la morte di nessuno, ne dover arrivare alla violenza. Ma proprio perché so anche troppo bene che al fascismo si accompagna sempre la violenza (come dimostrano chiaramente molti commenti sopra), la morte, la repressione, e perché amo troppo la mia libertà e quella di tutti i miei fratelli, secondo me la lotta all’antidemocrazia è tornata ad essere un imperativo, ai giorni nostri. Ed in Italia, a causa della nostra storia (con cui non abbiamo mai fatto realmente i conti, a differenza della Germania), antidemocrazia significa soprattutto antifascismo.
    Un saluto a tutti.

    da Tizio   - sabato, 12 giugno 2021 alle 03:42

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